Wednesday, August 09, 2006

Sovana

Le origini di Sovana
sono molto antiche, venne abitata da nomadi e pastori sin dall'era etrusca. Nel
VII sec. a.C. divenne uno dei più importanti centri della civiltà etrusca,
chiamata Suana, alleata di Vulci contro l'avanzata romana. Nel III sec. a.C.
venne conquistata dai romani, condotti da Caio Tiberio, anche se gli abitanti
conservarono cultura, arte, lingua e scrittura della civiltà etrusca almeno
fino al I sec. a.C. come testimoniano le numerose tombe trovate nella zona. Le
incursioni barbariche dei Goti e dei Longobardi la devastarono con furti e
saccheggi, ma il borgo riuscì sempre a mantenere i propri ordinamenti
municipali. Dal IX secolo fu culla della famiglia degli aldobrandeschi e patria
di Papa Gregorio VII (noto comeIldebrando di Soana nato tra il 1015 e il 1020).
Raggiunse il massimo splendore verso il XIII secolo, quando vennero costruiti i
più importanti edifici della piazza principale, tra cui il palazzo pretorio.
Finita la dominazione aldobrandesca fu presidiata dagli Orsini, finchè nel 1411
la città fu conquistata e saccheggiata dai senesi (la campana del duomo fu
portata a Siena e collocata sul campanile della cattedrale dove si trova ancora
oggi). Successivamente passo sotto il dominio Mediceo, ma il declino della
città fu sempre più inarrestabile: invasioni, distruzioni ed epidemie ne
provocarono lo spopolamento, fino a raggiungere la popolazione attuale di circa
500 abitanti. Da visitare la piazza del pretorio, che offre una splendida
scenografia medievale, oltre al palazzo comunale si possono ammirare la loggia
del capitano ed il palazzo pretorio. Merita attenzione anche la chiesa di S.
Maria costruita sulla struttura di un presistente tempio romanico. Il
"Ciborio" preromanico, pezzo unico in toscana, è senza dubbio il
gioiello di Sovana; risalente probabilmente al periodo tra l' VIII e il
IX sec. a. C. si possono ammirare al suo interno affreschi dei primi anni del
1500. Meritano una visita anche le necropoli etrusche, la famosa tomba del
Debrando, la via cava che porta a Saturnia e la strada che porta a Pitigliano.

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